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Ferrari-FIA, rapporti tesi? Sarebbe questa la causa dei controlli

Le relazioni tese tra FIA e Ferrari sarebbero la causa dei frequenti controlli dei tecnici della Federazione sulla SF25
Lewis Hamilton, Scuderia Ferrari, Singapore 2025

Uno dei tanti flagelli che hanno condizionato la già deludente stagione 2025 della Ferrari sono stati senza dubbio i frequenti controlli post-sessione ad opera della FIA.

Fin dalle primissime gare, la Rossa si è trovata sotto ispezione da parte degli ufficiali della Federazione; l’episodio più eclatante è stato quello della Cina, quando dopo aver vinto la sprint race, il Cavallino vide entrambe le proprie vetture squalificate dopo la gara della domenica, peraltro per due ragioni differenti.

Ma l’episodio di Shanghai non è stato l’unico. In Giappone sono state verificate le attrezzature per i pit stop; in Canada è stata controllata la pompa di benzina della vettura di Leclerc; a Barcellona si è tenuto un lunghissimo check sulle ali anteriori della SF25, durato quasi tre quarti d’ora. In Ungheria infine è stato verificato il sistema di monitoraggio in tempo reale delle pressioni delle gomme.

Verifiche che, specialmente nell’ultimo caso, sembrerebbero essere tutt’altro che casuali. A Budapest Leclerc passò dalla prima alla quarta posizione per via di un improvviso crollo a fine gara, che secondo molti sarebbe dovuto proprio ad una pressione delle gomme molto più alta con l’ultimo set, per tentare di limitare l’usura del plank.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, Ungheria 2025
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, Ungheria 2025

Ferrari – FIA: Rapporti tesi?

Ebbene, la firma del Corriere della Sera Daniele Sparisci ha avanzato l’ipotesi secondo cui tutti questi frequenti controlli sarebbero dovuti ad un rapporto teso tra FIA e Ferrari.

“Nel paddock si sussurra di rapporti non sereni con la FIA che ha messo in atto controlli frequentissimi sulle Rosse, spingendo di conseguenza ad approcci ultra-conservativi in tutte le aree”, si legge.

L’area della track engineering è fondamentale tanto quanto quella della progettazione per estrarre prestazione. E sembra che sia proprio qui che risieda una delle principali debolezze di Maranello. Negli ultimi anni tanti tecnici di valore hanno lasciato il «gruppo pista» (altri lo lasceranno), inneggiavano al cambiamento e sono stati cambiati. Nel frattempo, la crisi Ferrari si è aggravata”, termina Sparisci