Alex Palou, pilota vincitore dell’ultima 500 miglia di Indianapolis, è stato citato in giudizio dalla McLaren per non aver rispettato il contratto firmato con la casa automobilistica inglese.
Lo spagnolo aveva infatti firmato con la McLaren per la stagione 2022, nello specifico sarebbe stato impegnato nel progetto IndyCar oltre a partecipare al programma di test di Formula 1 come pilota di riserva. Tuttavia, nell’agosto del 2023 ha deciso di non proseguire con il team di Woking, spingendo il team campione del mondo a fargli causa.
Nel processo che si sta svolgendo in Inghilterra questa settimana, presso il tribunale commerciale del Regno Unito, il team papaya, come riportato da Motorsport.com, chiede ad Alex Palou 20,7 milioni di dollari come risarcimento.
il pilota spagnolo ha ammesso sin dall’inizio la violazione del contratto, ma sostiene che la somma richiesta dalla McLaren è “sbagliata sotto diversi aspetti e grossolanamente sovrastimata” e fa pensare a un’estorsione da parte del team di inglese.

Quello che sappiamo sulla vicenda tra la McLaren e Alex Palou
Il giovane spagnolo è sicuramente uno dei nomi più altosonanti nel mondo del motorsport che non ha mai corso nella classe regina del motorsport, e proprio dietro questa premessa, potrebbe esserci il motivo che ha causato la rottura anticipata tra le parti.
A confermare tale ipotesi, è Nick De Marco, avvocato di Alex Palou che sin dall’inizio del processo, ha sotenuto che Brown ha fatto “false promesse di gloria in F1, ingannando il signor Palou per tutto questo tempo”. Il contratto firmato presagiva infatti la promessa di ottenere un sedile in Formula 1, ma quando è stato annunciato Oscar Piastri come titolare per il 2023, Palou ha perso fiducia in ciò che gli era stato detto.
Ad aggravare la situazione, Alex Palou ha rivelato che in una telefonata tra la sua agenzia, Monaco Increase Management (MIM) e Brown, il CEO della McLaren avrebbe assicurato che l’arrivo di Piastri non avrebbe interferito con le possibilità dello spagnolo di arrivare in Formula 1.
Inoltre, Palou ha rivelato che la McLaren non gli permise nemmeno di cercare altre soluzioni altrove. Nell’estate del 2023 infatti, Helmut Marko era alla ricerca di un pilota per la Racing Bulls e tra i candidati figurava lo stesso Alex Palou. Tuttavia, questa possibilità non si verificò quando intervenne lo stesso Zak Brown che mise fine ai colloqui.
Dall’altra parte però, l’8 ottobre Brown ha negato in tribunale di aver promesso a Palou un sedile in Formula 1 nel 2023, bensì era solo di un “piano B” nel caso in cui uno dei piloti in carica si fosse infortunato o Piastri avesse fallito.









