Non devono essere state delle giornate calme, le ultime, alla Gestione Sportiva di Ferrari. La Rossa è reduce da uno dei weekend più difficili della stagione a Singapore, e l’umore di piloti, tecnici e dirigenti non può che essere a terra.
Alla mancata competitività della SF25 su un tracciato che era teoricamente amico, si è aggiunta la rapida risalita, negli ultimi appuntamenti, di Mercedes e Red Bull. Verstappen e Russell sono riusciti a battere le McLaren negli ultimi tre weekend, con Ferrari che ora rischia di passare in breve tempo da seconda a quarta forza nella graduatoria costruttori.
Il Cavallino aveva iniziato il fine settimana col piede giusto in FP1, mostrando un passo discreto su un tracciato ancora in evoluzione. Dalla seconda sessione di libere, poi, la velocità sembra essere scomparsa.
Dopo le qualifiche ci aveva pensato Leclerc a spiegare – seppur non esplicitamente – le ragioni di questa perdita di passo: “Nelle FP1 era andata bene, eravamo anche abbastanza veloci. Non eravamo al limite, anzi, avevamo un po’ di margine. Poi però abbiamo dovuto fare delle modifiche alla macchina per forza e da lì, dalle FP2 in poi, abbiamo iniziato a faticare tanto”, aveva detto Charles.
Parole, queste, che rimandano subito ai soliti problemi di altezza di cui Ferrari è stata vittima per l’intera stagione. La Scuderia deve essere scesa in pista con altezze da terra troppo ridotte – frutto, probabilmente, di simulazioni errate -.
Le verifiche al plank dopo la sessione hanno portato i tecnici ad usare maggiore prudenza, alzando la vettura, ma compromettendo anche il buon bilanciamento trovato in FP1.
Ferrari: malumori interni nei confronti di Leclerc
Veniamo dunque alla prima delle voci che sono trapelate negli ultimi giorni, secondo cui alcuni ingegneri del Cavallino non avrebbero gradito come Leclerc si è espresso in merito alla vettura.
Come accennato prima, il monegasco ha ammesso abbastanza candidamente l’esistenza di un limite tecnico della vettura. Una versione, questa, che si discosta molto da quella che da inizio stagione continua a fornire il team principal Fred Vasseur.
“Non siamo stati in grado di estrarre il potenziale dalla macchina e dai piloti”, aveva detto il francese a fine gara. Una linea comunicativa chiaramente volta a proteggere il team tecnico dalle critiche dei media, ma che non si concilia più col forte malumore di Leclerc.
La questione Leclerc, poi, non sarebbe l’unico screzio interno. Come riportato dal Corriere dello Sport infatti, dopo le qualifiche avrebbe avuto luogo un’accesa discussione tra Vasseur e Matteo Togninalli, capo degli ingegneri di pista.
Un’indiscrezione, questa, confermata anche da Selezione Nazionale Piloti nella giornata di ieri. Non è chiaro, ad ogni modo, quale sia stato l’oggetto della discussione.
La riunione in fabbrica tra il team e la dirigenza
Come prevedibile, le conseguenze del brutto weekend della Ferrari a Marina Bay si sono fatte sentire anche al ritorno a Maranello.
Martedì mattina si è infatti tenuta alla GeS una riunione tra la dirigenza di Ferrari – rappresentata da John Elkann e Benedetto Vigna – ed i vertici del team F1.
Un evento, questo, non di ordinaria amministrazione. Oltre a Vasseur, infatti, erano presenti all’incontro anche le prime linee dei vari reparti tecnici, nonché gli entourage dei due piloti.
Leclerc si guarda intorno?
A proposito di entourage, non si possono non citare le tante voci secondo cui Leclerc avrebbe iniziato a guardarsi intorno.
“Charles è uno dei migliori talenti della sua generazione, insieme a Max e pochi altri […] Abbiamo bisogno di una macchina vincente”, ha detto il manager del ventisettenne Nicolas Todt in un’intervista rilasciata a StraitsTimes.

Non è improbabile che a fine 2026 Leclerc possa lasciare Ferrari, avvalendosi di una clausola nel proprio contratto: “Molti stanno aspettando di vedere come si comporteranno le singole scuderie e quanto saranno competitive, per decidere se restare nei rispettivi team o cambiare. Mi aspetto un mercato molto caldo”, ha continuato Todt.
Charles avrebbe sondato terreno con molti dei top team che potrebbero trovarsi con un sedile libero nel 2027: tra questi Mercedes, McLaren ed Aston Martin.
La presentazione dell’E-Building
Chiudiamo con una notizia – che ci arriva ancora una volta da Selezione Nazionale Piloti – che forse è meno impattante nell’immediato, ma che potrebbe avere un peso specifico importante nel lungo termine.
Nella giornata di oggi (mercoledì 8) a Maranello è stata presentata la nuova linea di produzione delle batterie. Per questa ragione erano dunque presenti molti degli investitori, che assieme alla dirigenza hanno fatto un tour dell’edificio.
A beneficiarne, in futuro, potrebbe essere anche il team F1: parte di questo nuovo reparto sarà infatti destinata a ricerca e sviluppo delle componenti elettriche della nuova power unit 2026.
I prossimi saranno insomma dei mesi importanti per la Ferrari. La Rossa dovrà farsi trovare preparata ai nastri di partenza della nuova stagione, se non vuole perdere l’asset più prezioso di cui è in possesso: i propri piloti.









