Il sesto appuntamento della F1 nel GP di Miami ha confermato la netta superiorità della McLaren, capace di ottenere una comoda doppietta sia nella Sprint che nella gara principale, nonostante i tentativi di Andrea Kimi Antonelli e Max Verstappen di mantenere la testa rispettivamente nella sprint e in gara, dopo essere partiti dalla pole position. Terza piazza per George Russell, ancora una volta autore di un’ottima gara.
Maturità e costanza
Grazie a un buon passo gara e a un pizzico di fortuna, il nativo di King’s Lynn ha conquistato il suo quarto podio stagionale, dimostrando una volta di più grande maturità e costanza, e di essere capace per lottare per le posizioni che contano. Partito dalla quinta piazza su gomme hard, ha sfruttato la Virtual Safety Car per effettuare il pit stop, perdendo meno tempo e rientrando in pista in terza posizione, davanti a Max Verstappen.
Nonostante i tentativi di avvicinamento da parte del neo papà, e un reclamo della Red Bull per presunta violazione del regime di bandiere gialle, il britannico ha tagliato il traguardo in terza posizione.

Russell e i problemi allo stomaco nel finale
Nelle fasi finali della gara peraltro, mentre il campione del mondo in carica cercava di mettergli pressione, Russell ha dovuto fare i conti anche con dei problemi allo stomaco a causa dei quali è stato costretto a uno sforzo fisico maggiore: “Negli ultimi 15 giri mi è venuto un orrendo crampo allo stomaco e ora sto facendo molta fatica”, ha detto.
“Non riesco a stare dritto in piedi, lo stomaco mi sta facendo soffrire”. La causa, secondo lo stesso pilota, potrebbe essere stata una colazione troppo pesante: “Devo capire cosa è andato storto. Ho fatto una colazione un po’ più abbondante del normale e questo potrebbe essere il motivo”.
In sintesi, nonostante i problemi, Russell è stato capace di ottenere un altro ottimo risultato, portandosi a sole 6 lunghezze da Max Verstappen nella classifica piloti. E sebbene i due piloti McLaren sembrino al momento i favoriti, Russell continua a mantenere vive le speranze della Mercedes, confidando in un possibile ribaltamento delle forze in campo.
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