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F1 | Cambia il budget cap nel 2026: il tetto massimo sarà di 215 milioni di dollari

Nuove regole per il budget cap: il tetto massimo della spesa per ogni team salirà di 80 milioni.
Budget cap 2026

Sono molti i dubbi che riguardano la stagione 2026, soprattutto sull’effettiva competitività delle nuove monoposto. Sicuramente, però, ci saranno diversi cambiamenti e tra questi figura il budget cap.

Introdotto nel 2021 con l’obiettivo di favorire i piccoli costruttori contro i grandi colossi economici della Formula 1, ha generato numerose polemiche e non tutti lo hanno rispettato a dovere. Ora, però, cambierà.

La FIA infatti aumenterà il budget cap da 135 milioni di dollari a 215 milioni. Un cambiamento significativo, che permetterà un maggiore sviluppo tecnico delle monoposto e più risorse a disposizione dei team.

È celebre il caso della Red Bull, accusata di aver sforato il budget cap nella stagione 2021, proprio l’anno della sua introduzione. In quell’occasione, il team austriaco violò apparentemente le regole finanziarie, ma la vicenda si risolse senza sanzioni sportive.

Intervistato in esclusiva da RacingNews365, il direttore finanziario FIA per le monoposto, Federico Lodi, ha dichiarato che in vista della prossima stagione il budget cap aumenterà anche in relazione all’arrivo dell’11° team.

Max Verstappen Red Bull - Abu Dhabi 2021
Max Verstappen Red Bull, Gran Premio di Abu Dhabi 2021

Le parole di Federico Lodi sull’aumento del Budget Cap

“È complicato, ma la sfida è far sì che tutti i team sostengano una proposta che facciamo, quindi c’è molto lavoro dietro le quinte per discuterne e convincerli, e questo richiede tempo.”

“Quindi, tutto sommato, non si tratta di un vero e proprio aumento di capitale, ma solo di un modo diverso di eseguire il calcolo, e questo è stato il motivo principale alla base della decisione di introdurre un limite massimo di costo più elevato.”

“Non si tratterà di una spesa maggiore per le squadre, perché semplicemente stanno già sostenendo i costi, ma semplicemente li introducono nel tetto massimo, e quindi il tetto massimo dei costi deve essere più alto”, ha precisato Federico Lodi.

“Definire le regole è piuttosto complicato, redigerle non è un compito facile perché ci sono 10, ora 11 team diversi con programmi, prospettive e priorità differenti.”

“Il livello di partenza è il tetto massimo dei costi odierno, a cui si aggiunge l’effetto dell’inflazione accumulata, a cui si aggiungono gli effetti dei costi che attualmente sono al di fuori del perimetro che abbiamo introdotto.”