Le condizioni meteo hanno giocato ancora una volta un ruolo decisivo per il WRC. Gli equipaggi hanno scelto tra cinque o sei gomme soft, bilanciando il rischio in base alla loro posizione in classifica generale. L’esperienza insegna – come visto in Paraguay – che partire con cinque soft aumenta l’esposizione ai fondi rovinati, ma consente di risparmiare peso e guadagnare velocità.
La giornata di sabato si è conclusa con Sébastien Ogier al comando, con 6,3 secondi di vantaggio su Elfyn Evans e 26,8 su Adrien Fourmaux. Da segnalare le rimonte di Evans e Kalle Rovanperä, capaci di recuperare terreno prova dopo prova.

Le Toyota hanno sfruttato al meglio l’ottimo adattamento della GR Yaris Rally1 ai terreni umidi e rovinati del Cile, a differenza di Hyundai, in evidente difficoltà. A peggiorare la situazione per la casa coreana, anche assetti non ottimali scelti dai piloti.
WRC: Il riassunto del sabato del Rally del Cile
La giornata italiana – mattinata cilena – si è aperta con Ott Tänak, rientrato in gara con la formula del Super Rally, autore del miglior tempo nella SS7, favorito anche da condizioni meteo più favorevoli al suo passaggio. La prova è stata segnata da pioggia intensa, che ha permesso a Evans di recuperare ben 15 secondi in un colpo solo.
“Piove parecchio, ci sono alcuni punti fangosi ed è difficile valutare come stiamo andando, ma tutto bene”, ha dichiarato il gallese a fine prova.
Nella SS8 ancora miglior tempo per Tänak, mentre le Toyota hanno continuato a mostrare un passo impressionante. Grande difficoltà invece per Takamoto Katsuta, che ha perso 44 secondi: il giapponese non aveva mai corso in Cile e durante le ricognizioni la nebbia lo aveva penalizzato.
“Niente di speciale, il grip era discreto. Non sono sicuro su questo tipo di prove. Ero un po’ nervoso per le note, ma è andata bene. Sono stato molto attento”, ha commentato Katsuta, visibilmente provato.

Prima della SS9 Tänak ha deciso di rientrare al service per preservare vettura e gomme in vista del Super Sunday. Intanto Rovanperä ha continuato a spingere e a recuperare, nonostante il ruolo scomodo di apripista, confermando ancora una volta il suo talento cristallino al volante della Toyota.
Nella serata italiana – pomeriggio cileno – la situazione si è fatta ancora più difficile per Hyundai: entrambi i piloti hanno perso secondi preziosi, mentre Toyota ha confermato la propria superiorità tecnica. Ogier ha conquistato la leadership, Evans è risalito fino al secondo posto e Rovanperä ha chiuso a 44 secondi dalla vetta, nonostante la foratura patita nella SS3.
“È stata davvero dura. C’è stato molto da pulire, soprattutto nella parte iniziale esposta al sole, che si è ammorbidita parecchio. Non credo che potremo competere con chi partiva dietro di noi”, ha spiegato il finlandese.
WRC2: Solberg vede il titolo
Nel WRC2, con tutti i principali contendenti al titolo fuori dai giochi, Oliver Solberg ha amministrato la giornata in maniera perfetta. Lo svedese ha controllato Gryazin con grande attenzione e ha gestito le prove con lucidità, portando il suo vantaggio a 30,2 secondi sul russo e a 1 minuto e 29 secondi su Solans, terzo.
Di questo passo, salvo imprevisti o errori, il titolo del WRC2 sembra ormai avere già un padrone.









