Al termine dell’ultimo fine settimana dell’anno, torna per l’ultima volta il format più atteso: le pagelle! Come ogni fine settimana, valuteremo i trenta piloti che hanno preso parte a questo weekend nelle pagelle Formula 3 Monza.
È stato un fine settimana molto caotico, in cui diversi piloti hanno ottenuto dei buoni voti proprio per l’imprevedibilità delle gare. Primo su tutti Benavides, nuovamente in pole position.

Di sicuro, i piloti Campos sono stati i maggiori beneficiari del weekend: il team spagnolo ha vinto per la prima volta il titolo costruttori nella categoria, rimontando lo svantaggio nei confronti di Trident.
Male, invece, Tuukka Taponen. Il finlandese, pilota della Ferrari Driver Academy, è partito tra i primi ma gli è mancato il passo per restare davanti. Non è il solo, tuttavia, ad aver portato a casa un fine settimana deludente. Ecco dunque le pagelle della Formula 3 dopo il weekend di Monza!
Pagelle Formula 3 Monza: la Top 5 della classifica
Rafael Camara, 8. Con il suo giro sarebbe partito tranquillamente in prima fila e avrebbe dominato la Feature Race. I track limits avevano però altri piani e il suo giro è stato cancellato: il brasiliano è partito ultimo in entrambe le gare. E le due rimonte, sia sabato fino alla P12 (poi penalizzato) sia domenica fino alla P5, dimostrano una volta per tutte perché è lui il campione.

Nikola Tsolov, 8.5. A differenza del suo rivale, si qualifica in Top 5 senza problemi. Stava per chiudere la Sprint ampiamente in zona punti, ma un eccesso di foga a 500m dal traguardo vede la sua vettura colpire quella di Giusti e girarsi, terminando in 22ª posizione. Preciso e cattivo nella Feature Race, in cui cede il passo solo al suo compagno thailandese. Dopo 3 anni, forse, è pronto al salto di categoria.
Mari Boya, 7.5. Qualifica tutt’altro che ottimale per lo spagnolo, che parte dal centro dello schieramento. E anche lui è autore di due buone rimonte. La prima, fantastica, lo porta ad arrivare 5° con la penalità di Tramnitz. La seconda, ottima ma non a livello di quella del giorno prima, si conclude in P9. Perde il secondo posto nel mondiale, ma può ritenersi soddisfatto della propria stagione.

Tim Tramnitz, 8. Un po’ in difficoltà venerdì, ma riesce a trovare un piazzamento nei primi dieci. Fa tutto benissimo sabato e stravince la Sprint Race, ma una penalità post gara lo fa sprofondare nelle retrovie. E domenica è costretto a rientrare ai box con l’ala per terra, ma riesce miracolosamente a portarsi a casa un punticino. Più sfortunato di Martins e Leclerc messi insieme.
Martinius Stenshorne, 7.5. Buona prestazione, di nuovo, per il norvegese del team Hitech. A podio sabato, a prescindere dalla penalità di Tramnitz. Poi viene leggermente colpito da Zagazeta, con il peruviano che perde un pezzo dell’ala e il povero Stenshorne che è costretto a cambiare le gomme per una foratura lenta. Resta comunque un buon weekend.
Pagelle Formula 3 Monza: il resto della Top 10
Noah Stromsted, 7. Parte troppo indietro (P20) per sperare di salvare il titolo costruttori, e questo lo sa benissimo. Talmente bene che si butta in rimonte furiose, che ormai (lo abbiamo capito tutti) caratterizzano questo fine settimana. Finisce 8° sabato e 6° domenica. Comunque dietro a Camara, partito ultimo.
Tasanapol Inthraphuvasak, 9. Nel momento in cui serviva non fare errori, non delude il team in nessuno dei tre giorni. Forse solo sabato, in cui perde qualche posizione e finisce fuori dai punti. Per il resto, fantastico. Quarto in griglia, si prende con cattiveria la vittoria nella Feature Race ai danni del proprio compagno, facendo perdere qualche anno di vita ai meccanici e ad Adrian Campos Jr ai box. Bravissimo.

Theophile Nael, 5. Soliti problemi in qualifica per il francese, che lo portano a partire dalla 21ª piazza. Riesce nell’irripetibile impresa di prendere punti arrivando 13° nella Sprint Race, per via delle varie penalità. Poi domenica non brilla, anzi, si spegne nelle retrovie. Troppa incostanza, ma è il suo primo anno. Visti i risultati (e se migliora sulla costanza) può puntare in alto per il 2026.
Tuukka Taponen, 4. Aveva un’opportunità immensa per rifarsi dopo un periodo tutt’altro che buono (tolto il podio in Ungheria). La qualifica in P9 faceva ben sperare, e invece no. Partito 4° sabato, sprofonda in P14 salvo poi venir classificato appena fuori dai punti grazie alle penalità altrui. A gambero anche nella Feature Race. Bocciato.
Alessandro Giusti, 7.5. Probabilmente l’unico dei trenta piloti (insieme a Bilinski) in grado di portare a casa un weekend lineare e costantemente tra i primi dieci. Ottavo in qualifica, sesto nella Sprint e ottavo nella gara lunga. Occhio a questo ragazzo.
Pagelle Formula 3 Monza: i voti del centro gruppo
Roman Bilinski, 9. Che pilota, che talento! Ma non lo scopriamo certo oggi. Nell’ultimo appuntamento dell’anno, si rende protagonista di un fine settimana brillante. Settimo in qualifica e quarto nel suo gruppo. Poi rimonta fino alla P2 in pista, trasformata in vittoria dopo la penalità di Tim Tramnitz. Si tiene fuori dai guai domenica e porta a casa altri punti. Chissà che non lotti per il titolo l’anno prossimo.

Laurens Van Hoepen, 7. Parte primo nella Sprint e cede il passo a soli tre piloti, nettamente più veloci. Eredita ovviamente il podio con la penalità di Tramnitz. Decide di unirsi alla fiera dei ritiri (anche se, formalmente, è classificato 23°) nella gara della domenica, tamponando la vettura di Domingues e causando il ritiro di entrambi. Beh, dai, mica può andare sempre tutto bene.
Charlie Wurz, 6. Nonostante sia partito in P15, è la Trident più avanzata in griglia. E dal primo giro della Sprint, gli piombano addosso tutte le macumbe dei piloti Campos. Sabato rimonta, ma viene spedito nell’iperspazio da Leon (tirando fuori anche Badoer, poverino). Domenica, dopo tre curve, si ritrova senza ala e con l’anteriore sinistra divelta. Se solo la regia ce ne avesse mostrato il motivo…
Callum Voisin, 6.5. Decide di continuare il trend negativo in qualifica con un giro che lo porta a schierarsi 20°. E indovinate cosa fa nelle gare? Esatto, risposta corretta. Rimonta come un forsennato e guadagna tredici posizioni nella Sprint. Poi nella Feature Race chiude 12°, ma può essere soddisfatto del suo weekend. Le premesse a inizio campionato, tuttavia, erano ben altre.
Ugo Ugochukwu, 7. Poteva tranquillamente prendere un voto che rasentava la perfezione. Ma il nostro Ugo aveva altri piani. È nettamente il più veloce in qualifica, ma Brad “Lightning” Benavides gli ha strappato la pole. Non si prende alcun rischio sabato, e porta a casa tre punti. Errore da rookie (quale d’altronde è) domenica, in cui perde la vettura sullo sporco e si insabbia come Fefo Barrichello all’Ascari. Sbagliando s’impara, comunque. E di sicuro l’anno prossimo lotterà per il mondiale.

Pagelle Formula 3 Monza: il lato destro della classifica
Noel Leon, 7.5. Si prende una grossa rivincita con gli haters e anche con sé stesso. Ottima qualifica in Top 3, grazie alla quale chiude meritatamente a podio nella Feature Race, raccogliendo ben quindici punti che sono una boccata d’ossigeno non indifferente. Ma non è un fine settimana regolare senza che faccia un errore. Dunque omologa il weekend sabato, allargandosi in staccata e scaraventando Wurz dentro la vettura di Badoer. Comunque, bravo.
James Wharton, 4. Lontano dal mondo e dalle telecamere. Sguazza felicemente a centro gruppo in tutte le sessioni, senza mostrare neanche uno sprazzo di velocità. Nettamente in difficoltà.

Brad Benavides, 9. Di nuovo il più veloce in qualifica. Se capita una volta, è fortuna. Se capita due volte, comincia a essere meno una questione di sorte e più una questione di talento. Nella Sprint Race si prende una penalità (giustamente) per aver tirato una legnata a Inthraphuvasak, mandando il thailandese in ghiaia all’Ascari. Domenica, invece, cede il passo soltanto a tre piloti, che ne avevano di più. Ma questi dodici punti significano tanto per un team che, di fatto, ha un solo pilota in pista.
Ivan Domingues, 6. Povero ragazzo. Nell’unico weekend (tolta Barcellona) in cui ha ottenuto un buon piazzamento in qualifica, la sua VAR lo lascia a piedi sabato e Van Hoepen lo trancia via dalla pista domenica. Avrai la tua rivincita, Ivan.
Christian Ho, 4.5. Unico pilota DAMS che è rimasto totalmente nell’anonimato a Monza. Sempre in mezzo al gruppo, perde posizioni nella gara corta e ne guadagna nella Feature Race. Ma senza particolare ritmo o velocità. No, non ci siamo.
Pagelle Formula 3 Monza: i voti delle zone basse
Bruno Del Pino, 5.5. Qualifica decisamente difficoltosa, una caratteristica della sua stagione. E poi, come potete immaginare, inizia una doppia rimonta furiosa. Sabato si ferma alla P17, mentre domenica arriva a guadagnare ben sedici posizioni. Termina comunque fuori dai punti, il che rende vani gli sforzi dello spagnolo.
Brando Badoer, 6.5. Per soli 40 millesimi non prende una magnifica quanto incredibile reverse pole. Riesce comunque a guadagnare posizioni nella Sprint Race, ed era a un passo da ottenere punti nel proprio Paese. Evidentemente Leon aveva piani leggermente diversi, e gli lancia contro il povero Wurz. Non sfigura nella Feature Race ma non brilla nemmeno. Probabilmente tra i più delusi del weekend, ma ha mostrato un buon miglioramento.

Matias Zagazeta, 10. Se non avete finito i soldi per il viaggio a Singapore dopo la prestazione di Ho a Silverstone, è ora di chiudere le valigie e prenotare per Lima, capitale del Perù. 7° in qualifica, 4° sabato. Quel disgraziato di Taponen lo ha spedito in ghiaia all’ingresso della Ascari, e nel rientrare ha distrutto l’ala. Come se non bastasse, l’alettone si è incastrato sotto la vettura e il povero Matias ha dovuto parcheggiare in Parabolica. Resta comunque un fine settimana meraviglioso.
Louis Sharp, 3.5. È nell’ombra dei suoi compagni praticamente da tutta la stagione. Non riesce minimamente a stare al passo degli altri in nessuna occasione. Si ritira nell’anonimato durante la Feature Race.
James Hedley, 4.5. Cambia il team e cambia leggermente la storia. Non di molto, sia chiaro. Comunque ottiene il suo miglior risultato in gara domenica, fatta eccezione per l’acuto in Ungheria con il quale ha ottenuto i suoi unici punti in campionato. Poteva andare peggio, dai.
Pagelle Formula 3 Monza: gli ultimi in classifica
Gerrard Xie, 4. Un altro di cui si sono perse le tracce dopo una buona prestazione all’Hungaroring, impreziosita dalla P4 in qualifica. Guadagna ben dieci posizioni nella Sprint Race, ma era troppo indietro venerdì per poter pensare di andare a punti. Anche lui esce di scena domenica senza alcuna menzione.

Nicola Lacorte, 10. Il voto va ben oltre la P26 in qualifica. Va oltre l’ultimo posto nella Sprint Race, condito da due immancabili penalità, caratteristica principale della sua stagione. Il voto è per quella Feature Race. Ha guadagnato sedici, sedici posizioni, con un sorpasso magistrale all’ultimo giro. E poi, la sua DAMS si spegne dopo un passaggio sul cordolo. Un dispiacere immenso per non essere riuscito a raccogliere alcun punto. Ma tutto era partito da un messaggio su Instagram. “Non ti deludo”, scrive. E non ci hai per niente deluso, Nicola.
Nikita Johnson, 4.5. Non riesce a incidere, ma non gliene si può fare pienamente una colpa, era solo il suo quarto weekend. Qualifica sopra le aspettative in P16, guadagna qualche posizione sabato e ne perde alcune domenica. Si spera che l’anno prossimo trovi un sedile stabile per poter competere più attivamente.
Fernando Barrichello, 5. È chiaro che con pochissima preparazione non ci si possa aspettare molto. Non sfigura al debutto, perché riesce a recuperare ben dodici posizioni nella gara corta, dopo essere partito in ultima fila affiancato, clamorosamente, dal campione in carica. Errore da rookie domenica, ma ci può stare. Vedremo come andrà il suo 2026 con AIX Racing.
Nicola Marinangeli, 4. Ottiene il suo miglior risultato in stagione, che lo mette quantomeno davanti a Garfias in classifica. Peccato che lo spagnolo abbia corso soltanto per un weekend, a Barcellona, e si sia ritirato in entrambe le gare. Resta sempre il pilota più arretrato del gruppo. Nuovamente bocciato.









