Dopo il movimentato weekend di Zandvoort, torna il format più atteso della categoria: le pagelle F1 Academy! Al termine del fine settimana olandese, abbiamo valutato tutte le 18 ragazze in griglia in base alle loro prestazioni.
La migliore del weekend, sotto qualsiasi aspetto, è stata Maya Weug: veloce sul giro secco, costante nel passo gara, aggressiva nei sorpassi e cinica nel trasformare ogni occasione in punti d’oro.

Buon fine settimana, tutto sommato, anche per Doriane Pin, che limita i danni anche grazie al ritiro di Chloe Chambers ancora prima di partire in gara 2.
Weekend complicato, invece, per Alba Larsen, che nel 2026 entrerà a far parte della Ferrari Driver Academy. Ecco allora le pagelle della F1 Academy al termine del fine settimana olandese.
Pagelle F1 Academy: le contendenti al titolo
Doriane Pin, 7.5. Forse per la prima volta in stagione, la francese ha difficoltà in pista. Nonostante ciò, si qualifica tra le prime cinque. Non si prende alcun rischio in nessuna delle due gare, forse anche perché mancava del passo per stare davanti. Eredita il podio dopo la non partenza di Chambers e la penalità di Lloyd. Fortunata, certo, ma comunque davanti. E ora allunga le mani sul mondiale.
Maya Weug, 10. Difficile dare un voto diverso. Seconda in entrambe le sessioni di libere, precisa e cattiva nel conquistare la seconda pole in stagione. A Zandvoort non si può sorpassare, ma lei non lo sa e ne passa cinque in gara 1, rimontando fino al podio. Domina senza rivali domenica. Unica pecca del weekend: si rifugia nel retro podio per evitare lo champagne spruzzato da Lia Block, lasciando Nina Gademan completamente da sola sul podio nel giorno del suo compleanno. In pista, comunque, non ce n’è stato per nessuno.

Chloe Chambers, 8. Fa quello che deve fare per restare in lotta per il mondiale. P4 in qualifica, 5° posto in gara 1, superando peraltro Doriane Pin. E poi, il blackout. Si spegne la macchina mentre inizia il giro di formazione. Si tenta l’impossibile in pitlane, ma non c’è più nulla da fare, il River Plate è in Serie B, direbbe Stefano Borghi. Scherzi a parte, c’è molto rammarico per un ritiro che è paragonabile a quello di Norris in Formula 1. Ora deve provare a recuperare.
Pagelle F1 Academy Zandvoort: i voti delle inseguitrici
Ella Lloyd, 9. Continua a mostrare una velocità non scontata e una freddezza impressionante nei momenti di maggiore pressione. Terza in qualifica, quarta in gara 1 e seconda al traguardo in gara 2, diventata P4 per una penalità di cinque secondi per falsa partenza – arrivata al giro 12 su 17-. Anche l’inglese si sta abituando a restare sempre dove conta.
Alisha Palmowski, 8.5. Per soli 39 millesimi non centra la pole position, ma si piazza nuovamente in prima fila. Non si prende alcun tipo di rischio in gara 1, finendo esattamente nella posizione in cui era partita. Si fa sverniciare in partenza dalla Lloyd, restandole attaccata e finendo 2ª solo dopo la penalità della rivale. Comunque ha portato a casa un weekend solidissimo. Chissà che l’anno prossimo non possa lottare per il mondiale.

Nina Gademan, 10. Il voto va ben oltre la prestazione complessiva. La sua è una prova di forza e di coraggio che va ben oltre ogni pensiero più remoto. Dichiarata “unfit” per il weekend, a causa di problemi alla schiena che continuano dal tremendo botto dei test di Jeddah, si prende la propria rivincita con il destino. Reverse pole e vittoria dominante nel giorno del suo compleanno. Non poteva chiedere un lieto fine migliore. O meglio, avrebbe potuto chiedere a Lia Block e Maya Weug di restare sul podio con lei.
Pagelle F1 Academy: il resto della Top 10
Alba Larsen, 4.5. Clamorosamente indietro rispetto agli ultimi fine settimana. Qualifica decisamente difficile e lontana dai riflettori, chiusa con il 14° tempo. Tira una randellata non indifferente a Chloe Chong in gara 1, con la quale rovina la gara dell’inglese, rompe l’ala anteriore e prende 10s di penalità. La buona rimonta fino alla P9 in gara 2 non cancella le grosse difficoltà.
Tina Hausmann, 7. Ha un’occasione gigantesca per ottenere, finalmente, il suo primo podio in F1 Academy. Si fa superare subito da Lia Block in curva 1, ma comunque è in terza posizione. E invece sceglie di surfare sul cordolo esterno in curva 8 e di spalmarsi sul guardrail. Solidissima, invece, la seconda gara del weekend, terminata in quinta posizione. Peccato, avrebbe potuto raccogliere molto di più.

Lia Block, 8.5. Dopo una stagione complicatissima, riesce a cogliere il suo primo podio in F1 Academy con una gara lineare e veloce, rimanendo sempre entro i due secondi di distacco da Nina Gademan. Poi decide di abbandonarla sul podio per inseguire Maya Weug. Era tutto perfetto, stava andando tutto bene. Così decide di omologare gara 2 sbagliando slot in griglia, mettendo la retromarcia con i semafori accesi, partendo malissimo e prendendosi pure una penalità. Ragazza mia, non riesci proprio a stare tranquilla anche solo per un weekend?
Emma Felbermayr, 6.5. Non riesce nell’impresa di prendersi la reverse pole per la quarta gara consecutiva, il che sarebbe stato clamoroso. Si prende l’ultima posizione della zona punti in gara 1. Poi si accoda al trenino guidato da Tina Hausmann in gara 2, ma si gira totalmente da sola all’uscita di curva 10, perdendo ogni possibilità di recuperare. Quantomeno è ripartita. Non brillante come al solito, ma il voto resta più che sufficiente.
Pagelle F1 Academy Zandvoort: il centro del gruppone
Rafaela Ferreira, 6.5. Ormai si è abbonata all’11ª posizione, sia in gara che in qualifica. Sfrutta benissimo gli errori altrui per recuperare in gara 2 e aggiudicarsi la P8. Il suo fine settimana è passato decisamente inosservato, ma la brasiliana sa il fatto suo e porta a casa una buona prestazione dopo il triplo ritiro in Canada.

Chloe Chong, 6. Era partita a tuono nelle prove libere, e sperava di poter fare meglio di quanto ha raccolto. La P12 in qualifica ha spento l’entusiasmo del venerdì. Prende una legnata da Alba Larsen, che di fatto la mette fuori dai giochi nella gara di sabato. Un punticino ottenuto la domenica rende sufficiente il fine settimana della britannica.
Esmee Kosterman, 10. Finalmente, dopo cinque weekend e dopo prestazioni che rasentano il deprimente, una wildcard è riuscita ad andare a punti in gara. Pare sia diventata una tradizione che le wildcard di Zandvoort conquistino dei punti, comunque. P9 in qualifica, parte dalla pitlane in gara 1 e recupera comunque sei posizioni. Arriva 7ª domenica, per la gioia sua, di Hitech (che non ha guadagnato chissà quanti punti con le altre due), di Susie Wolff e anche di chi, dagli spalti, faceva il tifo per lei. Con l’auspicio che trovi un sedile per il 2026.
Aurelia Nobels, 4.5. Siamo ormai davanti a un caso davvero complicato. Nonostante sia al suo secondo (ed ultimo) anno in F1 Academy, commette troppi errori. Questo fine settimana ne ha commesso uno solo, ma si è rivelato cruciale. Si insabbia da sola in curva 7, sbagliando la traiettoria e finendo nella ghiaia. Inutile l’ottima rimonta fino alla P9 nella gara di sabato. La sua avventura in questa categoria è quasi terminata, ma le aspettative su di lei erano ben altre alla vigilia dello scorso anno.
Pagelle F1 Academy: i voti delle ultime in classifica
Aiva Anagnostiadis, 3.5. Non credo che la parola disarmante sia abbastanza esplicativa. Totalmente incolpevole nelle qualifiche, in cui la sua compagna la spedisce in ghiaia dopo neanche tre minuti. In nessuna gara riesce a terminare con meno di 30s di distacco dalla prima. Superata, per giunta, da Chloe Chong in gara 1 (centrata dopo pochi giri) e Nicole Havrda in gara 2 (autrice di un testacoda nelle battute iniziali). Serve svegliarsi e in fretta.
Joanne Ciconte, 4. Tifare Joanne Ciconte non è per niente stressante. Lo afferma l’autore di questo articolo, che ha già perso il 90% del proprio cuoio capelluto. Sfonda la sua vettura nelle barriere nel primo turno di libere. Poi è sempre indietro, non riesce mai a recuperare posizioni ed è costantemente tra le ultime. Ciliegina sulla torta, arriva ultima in qualifica. O meglio, davanti alle uniche due che hanno terminato anticipatamente la propria sessione. Non ci siamo.

Nicole Havrda, 4. Prende più penalità di Lacorte in meno di 24 ore. 10 posizioni di penalità in griglia (in entrambe le gare, per giunta) per non aver rispettato le bandiere rosse. A cui si aggiungono altre tre posizioni di penalità in ciascuna gara per aver spedito Anagnostiadis per prati. Totale: 26 posizioni di penalità, spalmate su due gare. Il tutto condito da un bel testacoda in solitaria nella gara di domenica mattina. Il voto si alza per la buona rimonta fino alla P10 in gara 1. Però, ragazzi, la situazione è critica.
Courtney Crone, 5. Continua la sua disperata ricerca di punti, che continuano a non arrivare, ed è l’unica dei piloti che corrono a tempo pieno in F1 Academy a non averne conquistato ancora uno. Rispetto a tutti gli altri weekend, tuttavia, ha mostrati sprazzi di velocità, sia in qualifica che in gara, e una buona aggressività nei sorpassi e in difesa. Prima o poi riuscirà ad arrivare in top 10.