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Hamilton o Schumacher? Un team principal dice la sua

Il team principal della Williams James Vowles ha detto la propria in merito al dibattito Hamilton - Schumacher
Hamilton Schumacher

Il confronto tra Michael Schumacher e Lewis Hamilton è eterno. James Vowles, oggi alla guida della Williams e in passato stratega Mercedes, ha in merito una prospettiva privilegiata: l’inglese ha infatti lavorato assieme ad entrambi, proprio quando era impiegato nel team di Brackley.

Schumacher e Hamilton condividono il record per il maggior numero di titoli in Formula 1, ma fanno anche parte di due generazioni diverse, difficili da confrontare.

Parlando nel podcast High Performance, l’ingegnere britannico ha detto la propria in merito alla questione.

Per il team principal della Williams, il tedesco non era il più abile in termini di velocità pura: “Michael non era il più abile alla guida, quello era Lewis” ha detto Vowles. “Ma (Schumacher) sapeva come tirare fuori ogni millisecondo da sé stesso e ogni millisecondo dal team”.

In Mercedes Vowles vedeva i due campioni lavorare con metodi diversi. Schumacher trascorreva ore al fianco dei tecnici, studiando dati e strategie e imponendo una disciplina ferrea che si rifletteva nella routine del box. Hamilton portava invece freschezza e curiosità.

L’irruenza di Hamilton nei primi anni

“Quando esce in FP1, sembra un polipo sul volante” ha spiegato Vowles in merito all’attitudine di Hamilton. “Cambia ogni impostazione, esplora tutto, ed è questo che lo rende incredibile. Lewis è un ottimizzatore. Usa i dati come punto di partenza, ma il suo feeling con la macchina va oltre“.

Parlando delle prime fasi della carriera di Hamilton, Vowles ha ricordato: “Su 20 giri, ne completava uno. Era frustrante. Poi è maturato e ha imparato a completare ogni giro ottenendo comunque lo stesso livello di comprensione”.

“Cambia la macchina così rapidamente che a volte ci si perde. Quando il pilota modifica tutto sul volante, e poi la pista cambia, il grip cambia… Alla fine non sai più dove ti trovi. Poi rientra, cambiamo bilanciamento meccanico e aerodinamico, e si riparte da zero. Molti piloti non riescono a farlo. Lui sì. Questo è Lewis, al 100%”.