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F1, il Gran Premio della Turchia supera Imola come sostituto in caso di forfait di Madrid?

Il Gran Premio della Turchia si candida come sostituto in caso di forfait di Madrid; diminuiscono le possibilità di rivedere Imola
Gran Premio della Turchia

La Formula 1 l’anno prossimo è pronta a vivere una vera e propria rivoluzione con i nuovi motori e non solo. In calendario dovrebbe infatti debuttare Madrid, o forse no.

Il circuito spagnolo sta incontrando diversi problemi e e tra i possibili sostituti spunta il ritorno del Gran Premio della Turchia.

Il tracciato turco ha ospitato per l’ultima volta la classe regina nel 2020, gara in cui Lewis Hamilton vinse il suo settimo e, finora, ultimo titolo mondiale.

La Formula 1 ha pubblicato il calendario provvisorio 2026, che include la gara nella capitale spagnola sul nuovo circuito di Madring.

Tuttavia, nonostante i lavori di costruzione del tracciato di 5,4 km sono in fase avanzata e il completamento è previsto entro il 30 maggio 2026, cui seguiranno le omologazioni FIA, c’è anche l’opposizione di un gruppo politico locale contrario alla corsa.

Se il progetto non venisse concluso in tempo per la gara del 13 settembre, il Gran Premio della Turchia si candida a rientrare nel mondiale della classe regina già dal prossimo anno.

Gran Premio della Turchia
Lewis Hamilton, vincitore del Gran Premio della Turchia 2020 e del suo settimo titolo mondiale

Se il Gran Premio della Turchia sostituirà Madrid, per Imola non ci sono altre chance

L’Istanbul Park è fuori dal calendario da alcuni anni, ma ora che è stato assegnato alla TOSFED, la Federazione Sportiva Automobilistica Turca affiliata alla FIA, il presidente Eren Üçlertoprağı è convinto di riportare la F1 in Turchia in modo permanente.

In un’intervista a Motorsport.com ha dichiarato: “Dopo la nostra nomina a Federazione da parte del Governo, abbiamo avuto intense discussioni con F1 e FIA. Il Governo vuole riportare la Turchia nel calendario con un accordo permanente e a lungo termine.”

“Il calendario 2026 è stato annunciato, ma nel caso una gara non si disputi, potremmo subentrare con il GP di Turchia. Non vogliamo una gara una tantum, come nel periodo della pandemia, ma assicurarci un contratto duraturo.”

Üçlertoprağı sostiene che il GP turco gode del pieno appoggio del Governo Erdogan: “Il Presidente, il Ministro della Cultura e del Turismo e quello dello Sport sostengono con forza il progetto. Stiamo ricevendo un forte supporto statale, tutti i costi saranno coperti con una garanzia pubblica.”

“Non vogliamo competere con altri Paesi. La Turchia ha un circuito unico, una popolazione di 85 milioni, un grande interesse giovanile, e un mercato con oltre 1,2 milioni di auto vendute ogni anno. Molti costruttori di F1 operano qui.”

Il ritorno del GP di Turchia potrebbe quindi segnare un nuovo inizio per Istanbul Park, ma questo significherebbe abbandonare ogni possibilità di vedere Imola almeno nel 2026.

Il circuito romagnolo può diventare la sostituta di Madrid, ma ACI Italia e il Governo devono impegnarsi per recuperare la gara del 2023 cancellata a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna.

In gioco non c’è solo la sostituzione di Madrid, ma la necessità di rinnovare in fretta l’accordo per Imola accettando l’alternanza con altri circuiti. La Turchia è pronta a investire i 60 milioni l’anno richiesti dalla FOM, mentre il GP del Made in Italy rischia di non avere risorse sufficienti per sostenere l’asta sui costi crescenti.