Qualifiche di F2 a Spa: super pole position per Dunne!

L'irlandese trova la seconda pole stagionale nelle qualifiche di F2 a Spa. Non mancano le sorprese: Miyata 2°, Verschoor 11° e Crawford 14°

Pole position monumentale per Alex Dunne in queste qualifiche di F2 a Spa. Il giovane talento di casa McLaren non ha avuto alcun rivale in questa sessione, e ora punta a riprendersi la leadership del campionato.

Buonissima prestazione per le due ART, con Miyata in seconda posizione e Martins 4°. Bene anche le Campos e i due italiani, mentre due dei big del campionato sono fuori dalla Top 10: Verschoor 11° e Crawford 14°.

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Qualifiche di F2 a Spa: la cronaca della sessione

C’è molto traffico all’inizio delle qualifiche. Tutti i piloti sono scesi in pista per il primo run per trovare il giro giusto, e ognuno cerca di ritagliarsi il proprio spazio.

Il primo pilota a far segnare un tempo è Luke Browning, con un crono di 1:58:537. Il singolo giro del britannico è di un secondo più veloce rispetto a quello di Dunne delle prove libere. L’irlandese ricomincia da dove aveva iniziato il weekend, portandosi dietro Fornaroli a 0.003s. Seguono Minì, Martins e Stanek.

Prova a rispondere Verschoor, che però non va oltre il 7° posto momentaneo. Continua invece a girare con tempi surreali Dunne: 1:57:863, tempo valido per staccare Fornaroli di più di 4 decimi. Dopo il primo run, la classifica delle qualifiche di F2 a Spa recita: Dunne, Fornaroli, Minì, Martins, Stanek, Browning, Cordeel, Pepe Marti, Miyata e Verschoor.

A 10 minuti dal termine, tornano il pista tutte le vetture. L’uomo da battere è sempre Dunne, che sembra quasi irraggiungibile. I distacchi a centro gruppo, invece, sono molto sottili.

Giro mostruoso di Goethe, secondo a pochi millesimi da Dunne. Ma l’irlandese sforna una prestazione degna del miglior Michael Schumacher: 1:57:151. Gli si accoda Miyata, sempre a 4 decimi. Si migliorano tutti gli altri, e incredibilmente il leader del campionato scivola fuori dalla Top 10.

Altra pole conquistata da Alex Dunne, seguito da un incredibile Miyata e da un sempre più costante Stanek. Poi Martins, a cui si accodano le due Campos di Lindblad e Marti. Quarta fila tutta italiana, con Fornaroli davanti a Minì. Reverse pole per Oliver Goethe, affiancato da Amaury Cordeel.