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F1, Ben Sulayem lavora per riportare i motori V8 dal 2029

Ben Sulayem guarda al futuro tra motori V8 più economici, biocarburanti sostenibili e l’ipotesi di un 12° team in griglia.

Nel 2026 inizierà una nuova era regolamentare, soprattutto per quanto riguarda i motori. L’obiettivo è quello di aumentare la componente elettrica e rendere le vetture di F1 più sostenibili. Grandi colossi come Audi, e nei prossimi anni Cadillac, sono entrati nella classe regina proprio con l’intento di crescere all’interno del nuovo quadro normativo. Tuttavia, si guarda già oltre. Negli ultimi mesi sono circolate numerose indiscrezioni su un possibile ritorno dei V8, e il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha ribadito il suo sostegno a questo tipo di motori.

L’idea è infatti quella di riportare in pista i leggendari V8, molto più economici e semplici da costruire. Tuttavia, la Formula 1 da anni ha adottato una visione più sostenibile, motivo per cui si sta valutando l’utilizzo di biocarburanti: miscele già sostenute da tempo da figure come Sebastian Vettel, e che potrebbero rappresentare un nuovo futuro per le vetture più veloci al mondo. Intervistato dai giornalisti di Fleet Street durante il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone, per Ben Sulayem, il ciclo regolamentare basato sui V8 potrebbe partire dalla stagione 2029, potenzialmente accompagnato dall’arrivo di un 12° team sulla griglia:

“Il V8 è la strada che intendiamo percorrere”, ha dichiarato Ben Sulayem. “Sono molto positivo riguardo ai progressi fatti finora, e sono felice del sostegno che riceviamo. La FOM [Formula One Management] è favorevole, e i team stanno comprendendo che questa è la giusta direzione da seguire. Dobbiamo farlo presto. Servono tre anni, quindi speriamo che nel 2029 avremo qualcosa di concreto. Ma dobbiamo essere attenti, anche perché il carburante è molto costoso, così come le trasmissioni”.

Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem e Max Verstappen pilota Red Bull

I V8 rappresenterebbero una soluzione più economica per Ben Sulayem

Uno dei principali problemi sollevati in merito ai motori che entreranno in vigore il prossimo anno è proprio il costo. Le stime infatti parlano di quasi 200 milioni di dollari, una cifra che grava soprattutto sui team minori. Ben Sulayem ha dunque sottolineato come la soluzione V8 potrebbe rivelarsi vantaggiosa anche da questo punto di vista:

“Se adotteremo un V8 semplice, sarà più economico”, ha dichiarato, sottolineando come questo nuovo approccio potrebbe ridurre drasticamente i costi.

L’ultima volta che la Formula 1 ha utilizzato motori V8 risale al 2013, prima dell’introduzione delle attuali Power Unit. Le dichiarazioni di Ben Sulayem si allineano a quelle già rilasciate in passato da altri rappresentanti della FIA. Durante il weekend del GP del Bahrain, i team si sono infatti già riuniti per discutere del futuro dei motori.

In quell’occasione è stato confermato l’intento di procedere con il prossimo ciclo tecnico, tracciando le linee guida per il motore successivo. Ciò che è certo è che dovrà mantenere una componente elettrica: si parla quindi di un piccolo sistema KERS da abbinare, insieme all’utilizzo di carburanti sostenibili. Tuttavia, la formula definitiva è ancora da stabilire e sarà oggetto di discussione nei prossimi anni.

Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, Max Verstappen pilota Red Bull e Fernando Alonso pilota Aston Martin

La Formula 1 potrebbe accogliere una nuova squadra nel 2029

In passato Ben Sulayem aveva espresso il desiderio di un ritorno ai V10, ma oggi sembra che un V8 con sistema ibrido più semplice ed economico rappresenti la direzione più percorribile, anche per via della sua leggerezza, utile a ridurre ulteriormente il peso minimo delle vetture.

“Molti dei costruttori producono V8 nelle loro auto, quindi commercialmente è corretto. L’obiettivo è ridurre di oltre il 50 percento i costi complessivi”.

Ben Sulayem ha inoltre affrontato il tema dell’eventuale arrivo di un 12° team in griglia. Dopo aver spinto a lungo per portare GM Cadillac in Formula 1 a partire dal 2026, il presidente mira ora alla partecipazione di una squadra con capitali cinesi, pur specificando che al momento non ci sono proposte ufficiali.