Search
Close this search box.

Isack Hadjar e il debutto in Formula 1: “È come fare tre salti in uno”

Isack Hadjar sta stupendo per la sua velocità e la continua crescita nella sua prima stagione in Formula 1.

Isack Hadjar è sicuramente una delle più grandi sorprese della Formula 1 di questa stagione.
Il talento francese infatti si è mostrato da subito veloce, portando la sua Racing Bull spesso a punti. Un inizio molto buono nonostante le difficoltà della prima gara dove andò a muro durante il giro di formazione.

L’inizio sui kart non è stato semplice però pur senza le stesse opportunità dei coetanei, Isack è riuscito a mettersi in mostra, fino a ricevere la chiamata di Helmut Marko:

“È accaduto quando ho vinto a Monte Carlo [in Formula Regional]. Helmut Marko mi ha chiamato il giorno stesso”.

Isack Hadjar, GP Spagna 2025

La strada verso la Formula 1 di Isack Hadjar

Entrando nel Red Bull Junior Team Hadjar ha avuto la possibilità di approdare nella categoria regina del motorsport. Un passaggio molto difficile se confrontato alle categorie minori ma bisogna adattarsi subito:

“Il salto dalla Formula 3 alla Formula 2 è naturale, ma quando poi arrivi in Formula 1 è come farne tre in un colpo solo. Forse è leggermente eccessivo, ma alla fine devi adattarti ed è quello che ho fatto. Le prive volte che guidi una Formula 1 è scioccante, è davvero veloce”.

Il parigino ha avuto una crescita esponenziale in pochissimo tempo. È infatti diventato il pilota di punta del team di Faenza in sole nove gare, e il primo nella successione per un sedile in Red Bull. Un miglioramento rapido e funzionale alla sua crescita che lo ha portato nella top 10 della classifica iridata:

“Direi che ho fatto un salto nell’estrarre il massimo dalla macchina in qualifica, ma la velocità di base era buona già dal primo giorno. Adesso sto lavorando dietro le quinte su aspetti più di dettaglio con i miei ingegneri per capire meglio la macchina. Mi aspettavo che sarei stato meno libero in Formula 1, che mi avrebbero detto cosa fare. Non credevo che sarei stato ascoltato così tanto. È bello, perché sei tenuto in grande considerazione”.