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GP Imola 2025: L’analisi delle sfide tecniche del Santerno

L'analisi delle sfide tecniche per la Ferrari e per gli altri team in vista del Gran Premio di Imola di questo fine settimana

Dal 16 al 18 maggio L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari riaprirà le porte al circus della Formula 1 per il Gran Premio del Emilia-Romagna 2025. Appuntamento, questo, che rappresenterà una complessa sfida tecnica. I team dovranno fare il massimo per trovare il bilanciamento ideale, su un circuito che richiede un setup da medio-alto carico aerodinamico.

Il tracciato di Imola presenta un asfalto piuttosto irregolare e dislivelli significativi. Queste caratteristiche mettono a dura prova i telai e le sospensioni delle monoposto. Le due velocissime varianti (Tamburello, Villeneuve) con cambi di direzione esigono una piattaforma vettura estremamente stabile e un avantreno reattivo. Questo è fondamentale per mantenere alte velocità di percorrenza. Le diverse curve a media velocità necessitano, invece, di un bilanciamento ottimale tra carico aerodinamico generato dal corpo vettura e il grip meccanico. Le tre curve lente esaltano il grip meccanico puro e la capacità dei piloti e delle monoposto di sfruttare efficacemente i cordoli.

Charles Leclerc, Imola 2024 | Scuderia Ferrari Media

Gestione dei Cordoli e Assetto Ideale

Proprio la gestione dei cordoli e l’assorbimento delle sconnessioni emergono come fattori determinanti per l’esito del weekend. Trovare l’assetto ideale richiederà un equilibrio al limite. Si cerca un compromesso tra la rigidità necessaria per massimizzare l’efficienza nei tratti ad alta velocità e la morbidezza indispensabile per garantire grip meccanico, assorbire le asperità e sfruttare i cordoli senza innescare comportamenti imprevedibili.

Pertanto, le altezze da terra diventano una variabile cruciale. La conformazione del circuito costringerà la maggior parte dei team ad alzare le rispettive monoposto. Ciò le allontanerà potenzialmente dal loro funzionamento aerodinamico ideale.

La Ferrari a Imola: tra opportunità e approccio

La Ferrari si presenta a Imola concentrata sull’ottimizzazione del pacchetto attuale. Non sono previsti grandi aggiornamenti aerodinamici per questo Gran Premio. Le uniche novità degne di nota sono un nuovo cestello per i freni posteriori e una nuova beam wing. I cestelli sperimentali sono specificamente progettati per migliorare la gestione termica degli pneumatici e dei flussi aerodinamici. Questo aspetto è fondamentale sia per il giro secco in qualifica che per la costanza prestazionale in gara.

La chiave per la Scuderia sarà la capacità di mantenere la SF-25 il più bassa possibile. Questo deve però avvenire compatibilmente con le esigenze del tracciato e con la sensibilità intrinseca della vettura all’altezza da terra.

Le Sfide Tecniche della SF-25

La sfida tecnica principale per la Rossa a Imola  riguarda ancora la finestra operativa ristretta della SF-25. La vettura di Maranello potrebbe anche comportarsi in modo discreto sui cordoli in punti critici come la Variante Alta, ma sarà difficile trovare un compromesso efficace per tutte le tipologie di curva. L’esperienza di Miami, dove il setup utilizzato si è rivelato inefficace, sottolinea questa difficoltà.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, Miami 2025

Il setup per il weekend di Imola si baserà verosimilmente sull’ottimizzazione per le alte velocità. Successivamente, si cercherà di adattarlo anche ai tratti più lenti senza dover ricorrere a configurazioni estreme. L’obiettivo è massimizzare la performance complessiva sul giro. Sarà cruciale contrastare il sottosterzo, una tendenza che può manifestarsi sia nelle varianti veloci che nella curva lenta della Tosa.

Per fare ciò, oltre a lavorare sul centro di pressione aerodinamico, sarà fondamentale un warm-up lap efficace. un tema, questo, che ha dato più volte problemi alla Rossa negli ultimi tempi. Sia a Jeddah che a Miami la SF25 accusava importanti ritardi nelle primissime curve del tracciato in Q3; segnale, probabilmente, di un’impossibilità di sfruttare la mescola soft al meglio per l’intera durata del giro.

Un potenziale contributo in tal senso potrebbe arrivare dall’introduzione della nuova beam wing. Componente, questa, che segna l’inizio degli aggiornamenti che arriveranno per la Rossa nella stagione europea. L’obiettivo è di aumentare leggermente l’efficienza generale della vettura. Ciò offrirebbe ai tecnici un margine di manovra leggermente superiore nella definizione dell’assetto ideale.